Londa , 8 novembre 2017

Il Bardelli è andato a Londra e noi invece a Londa per la 5° partita di campionato, campo pesante sotto uno sperone di roccia inquietante nella sua bellezza,  clima freddo e umidità al 95%, che comunque non scoraggia la presenza di almeno  40/50 spettatori.

Subiamo 2 gol nella prima mezz’ora, il primo su rigore per fallo di mano di Adrian e il secondo per un incertezza d i Tiziano, l’arbitro grazia successivamente Adrian non ammonendolo per la seconda volta e non giudica volontario  un passaggio al nostro portiere, comunque piano piano iniziamo a prendere fiducia e chiudiamo la prima frazione sul 2 a 0.

L’espulsione a pochi minuti dalla fine del primo tempo di un giocatore avversario,  ci da uno stimolo per cercare una rimonta ed infatti nel secondo tempo avanziamo il raggio d’azione fino a trovare il gol con una bella punizione  di Adrian e pareggiamo con un gol di Mimmo,  tiro dalle trequarti con il  loro portiere fuori porta.

Il Londa che già aveva manifestato un forte nervosismo sia in campo che fuori tira fuori il peggio che si potesse vedere,  un tifoso che alla rete cerca di aggredire Elis  (sono stati chiamati anche i Carabinieri), i giocatori in campo che offendono e aprono la bocca a sproposito, tuffi alla Cagnotto nella nostra area di rigore, insulti razzisti, bestemmie, comunque come diceva Bronson Alcott “la malattia dell’ignoranza è essere ignoranti della propria ignoranza”.

Ci aspettiamo che l’AICS prenda decisioni adeguate e severe, perché lo spettacolo è stato penoso.

Vengono espulsi prima  Elis e più tardi Simone, il nostro portiere insieme ad altri 2 avversari , in campo siamo 9 giocatori contro 8 e quando sembra che la partita sia ormai sotto controllo, l’arbitro concede all’ultimo minuto un rigore al Londa per un intervento evitabilissimo al limite dell’area.

Purtroppo realizzano il rigore, dopo 20 secondi l’arbitro fischia la fine e perdiamo 3 a 2.

Il rimpianto è tanto, perché  dopo il secondo gol avevamo la partita sotto controllo ed eravamo in superiorità numerica, anzi se la  situazione fosse stata gestita meglio potevano sfruttare il contropiede, perché loro avevano perso il filo del gioco e volevano vincere a tutti i costi scoprendosi, noi  invece di pensare solamente a giocare e avere l’unico obiettivo di portare a casa il risultato, ci siamo fatti trascinare nel loro nervosismo e alla fineabbiamo regalato anche il rigore.

 

Normalmente le squadre con un’età media elevata come la nostra dovrebbero il loro punto di forza nell'esperienza, ma ieri sera molti di noi l’hanno scordata a casa, comunque pensiamo alla prossima partita perché non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti voluto essere.